La trasmissione e la stimolazione sensoriale fa vivere dei cambiamenti che coinvolgono la memoria e le nostre capacità di apprendimento. Stimoli uditivi, visivi, tattili, di gusto e olfatto si amplificano quando la nostra ricettività è “aperta” ed in grado di ricevere uno stimolo. La sensorialità è una sensibilità che viene attivata da un flusso di segnali che non devono incontrare ostacoli ed essere codificati in modo fedele durante il loro percorso che va dai recettori, al sistema nervoso, sino alla corteccia cerebrale. Questa prima osservazione è fondamentale per comprendere che non tutti gli stimoli sensoriali arrivano alle persone nello stesso modo. La capacità di relazione con il mondo esterno è diversa per ognuno di noi a seconda di come percepiamo e interpretiamo stimoli ed informazioni.
L’esperienza al sentire polimodale ci fa provare godimenti, eccitazioni, di diverso genere che si amplificano e si propagano su tutto il nostro corpo appena le terminazioni nervose ricevono un segnale dai nostri neurotrasmettitori,
Le nostre vie di trasmissione più sono ampie e più saranno in grado di mandare al nervo spinale stimoli.
Ampliare i nostri sensi è un’esperienza sempre stupefacente e trasformativa.
Le opere che riguardano le astrazioni di colore in Art On Canvas sono state realizzate prendendo come riferimento ciò che in natura viene comunemente reputato bello ed attraente.
Le nebulose di ogni colore e forma rappresentano un codice di bellezza ampiamente conosciuto ed accettato dalla maggior parte delle persone come appagamento estetico.
Non c’è nessuna mediazione o sforzo mentale che dobbiamo fare per capire cosa ci voleva dire l’artista. Il messaggio è universalmente riconosciuto ed accettato come canone estetico che rappresenta una bellezza da ammirare. Nessuno di fronte ad un tramonto si gira dall’altra parte schifato da quella visione di turbini e nuvole di colore. La scelta di Paolo Ceola è stata quella di realizzare delle opere che non avessero bisogno di uno sforzo intellettuale per essere ammirate e capite.
Ognuno di noi può però essere attratto da un colore più di un altro e questo per molteplici fattori che ne influenzano la scelta.
Uno per tutti il nostro stato energetico.
L’opera è come un alimento, cibo, adatto a soddisfare la nostra fame energetica.
Essere invasi da questa energia ci permette di assorbirla lentamente, ogni giorno, modificando la nostra struttura cellulare senza fare sforzi di nessun genere.
Nel caso della visione le nostre cellule fotorecettrici nei loro pigmenti visivi molecolari (rodopsina) catturando i quanti di luce cambiano la loro struttura molecolare alterandola con variazioni di conduttanza che produce segnali elettrici.
Molti esperimenti sono stati fatti in ospedali e strutture sanitarie ed oramai siamo arrivati alla conclusione che tutte le arti non ultima quella del colore sono in grado di influenzare il nostro stato di guarigione.
Studi specifici nel campo delle Neuroscienze e della Neuroestetica hanno sviluppato un’ampia letteratura in merito a questi argomenti.